
Il Ruolo Emergente del Microbioma nella Regolazione del Sonno e nei Disturbi Circadiani
La ricerca contemporanea sta rivelando una correlazione significativa tra le comunità microbiche residenti nel corpo umano, collettivamente note come microbiota, e la qualità e durata del sonno. Tradizionalmente, si ipotizzava che i disturbi del sonno influenzassero negativamente il microbioma; tuttavia, le evidenze attuali suggeriscono che questa relazione sia bidirezionale, con il microbioma che può anche influenzare l’insorgenza e la gravità dei problemi di sonno. Questa scoperta apre nuove prospettive per la comprensione e il trattamento di condizioni legate al sonno e ai ritmi circadiani.
Evidenze Scientifiche del Legame Microbiota-Sonno
Diversi studi supportano il ruolo del microbioma nella regolazione del sonno:
- Diversità Microbica Orale e Durata del Sonno: Nuove ricerche indicano che adolescenti e giovani adulti con una maggiore diversità di microbi nella bocca tendono ad avere una durata del sonno più lunga.
- Microbioma Intestinale e Insonnia: Individui con insonnia clinicamente diagnosticata presentano una minore diversità batterica nell’intestino rispetto a chi dorme normalmente. Una bassa diversità microbica intestinale è spesso associata a un sistema immunitario meno sano e a una gestione alterata di grassi e zuccheri, aumentando il rischio di patologie come diabete, obesità e malattie cardiache. Un altro studio ha evidenziato una correlazione tra scarsa qualità del sonno e una popolazione meno diversificata di microbi intestinali.
- Jet Lag Sociale: Persone con jet lag sociale, caratterizzato da significative variazioni nei modelli di sonno tra giorni lavorativi e weekend, mostrano microbiomi intestinali notevolmente diversi rispetto a chi mantiene ritmi di sonno più costanti. La disregolazione dei ritmi circadiani è comune in coloro che cambiano spesso orari di sonno o lavorano a lungo, e può portare a disturbi gastrointestinali e metabolici, in cui un microbioma alterato potrebbe giocare un ruolo.
Meccanismi Proposti di Interazione
I meccanismi attraverso i quali il microbiota potrebbe influenzare il sonno sono molteplici:
- Dieta e Centri di Ricompensa: Si ipotizza che la privazione del sonno possa indurre un aumento subconscio dell’assunzione di zuccheri, poiché i centri di ricompensa cerebrali risultano più attivati dopo una notte di scarso riposo. Questo può portare a un ciclo in cui una dieta meno sana altera il microbioma, influenzando ulteriormente il sonno.
- Ruolo Diretto di Specifici Microbi: Alcuni microbi, come i Firmicutes presenti nell’intestino, sembrano avere un ruolo diretto nella regolazione del sonno. Studi hanno identificato 15 diversi gruppi di batteri Firmicutes correlati a varie metriche del sonno, suggerendo che alcuni possano migliorare il sonno e altri peggiorarlo.
- Produzione di Neurotrasmettitori e Acidi Grassi: I microbi intestinali producono neurotrasmettitori come gamma-aminobutirrico (GABA), dopamina, norepinefrina e serotonina, oltre ad acidi grassi a catena corta come il butirrato, tutti noti per il loro ruolo nel sonno. Se l’abbondanza di questi microbi diminuisce, anche la loro influenza chimica sul cervello potrebbe ridursi.
- Infiammazione e Ritmi Circadiani: Altri microbi possono proliferare utilizzando grassi saturi e zuccheri per sintetizzare molecole infiammatorie, incluse alcune bile acidi, che si ritiene possano interrompere i ritmi circadiani cerebrali.
- Microbioma Orale e Apnea Notturna: Uno squilibrio nel microbioma orale, dovuto a diete scorrette o scarsa igiene dentale, può causare infiammazione locale e sistemica. Questa infiammazione può portare al restringimento delle vie aeree, al rilascio di ormoni dello stress e ad altri fattori che compromettono il sonno, aumentando il rischio di condizioni come l’apnea ostruttiva del sonno.
Potenziali Strategie Terapeutiche Basate sul Microbioma
La comprensione di questi meccanismi apre la strada a nuove strategie terapeutiche:
- Trapianti Fecali: Studi preliminari su animali hanno mostrato che il trapianto di feci da umani con jet lag e insonnia a topi può indurre comportamenti simili all’insonnia nei roditori. Studi su piccola scala in umani suggeriscono che i trapianti fecali potrebbero migliorare il sonno in pazienti con insonnia cronica e disturbi del sonno, sebbene siano necessari studi clinici randomizzati e in doppio cieco per confermare l’efficacia.
- Probiotici e Prebiotici: L’utilizzo di probiotici (ceppi batterici specifici) o prebiotici (ingredienti alimentari non digeribili che favoriscono la crescita di batteri benefici) potrebbe trattare alcune alterazioni del sonno. Ad esempio, il probiotico Lactobacillus casei ceppo Shirota ha mostrato di migliorare il sonno in studenti sotto stress. Un recente studio ha anche indicato che una miscela prebiotica di oltre 30 ingredienti alimentari integrali ha migliorato il sonno auto-riferito in un gruppo di adulti sani.
- Considerazioni Future: Sebbene i risultati siano promettenti, è fondamentale condurre studi più ampi e robusti che confrontino gli interventi con probiotici o prebiotici con terapie esistenti di comprovata efficacia, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e vari farmaci. L’interesse si concentra anche sulla possibilità di combinare probiotici con dispositivi orali per l’apnea ostruttiva del sonno lieve o di offrire soluzioni a pazienti con insonnia cronica che non rispondono alla CBT o che preferiscono evitare farmaci sedativi. Il potenziale beneficio di queste terapie si estende a un’ampia popolazione affetta da disregolazione circadiana dovuta a jet lag, specifici stili di vita, carriere o malattie legate all’età.
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References
tratto da: https://www.bbc.com/future/article/20250905-how-your-microbiome-affects-your-sleep
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