
Infezioni urinarie
Le infezioni urinarie sono patologie comunemente causate da Escherichia coli uropatogeni (UPEC), che risiedono nell’intestino e che possono risalire il tratto urinario per causare infezioni. Questo processo è guidato dalla manipolazione fisica, come ad esempio una non corretta pulizia genitale o i rapporti sessuali. Il 25% dei soggetti che soffrono di infezioni urinarie ha delle recidive che richiedono più cicli di antibiotici, con possibile insorgenza di antibiotico – resistenza.
Infezioni urinarie: ruolo del microbiota
Le interazioni UPEC-intestino-microbiota possono modulare la suscettibilità alle infezioni urinarie. Sono stati proposti tre ruoli per il microbiota nella patogenesi delle infezioni urinarie:
– spettatore, ovvero il microbiota intestinale non influenza direttamente il rischio di infezioni urinarie e funge da serbatoio passivo;
– facilitatore, ovvero fornisce un ambiente ospitale per UPEC modulando il rischio di colonizzazione intestinale e successiva colonizzazione della vescica;
– agitatore, ovvero le interazioni ospite-microbiota nell’intestino influenzano il sistema immunitario sistemico per causare una risposta differenziale all’invasione batterica della vescica.
Infezioni urinarie: microbiota come spettatore
In questo caso l’intestino rappresenta semplicemente un serbatoio passivo di UPEC. I batteri infatti risiedono transitoriamente nel tratto intestinale ma non influenzano la genesi delle infezioni urinarie. Un recente studio di coorte longitudinale ha identificato una ridotta diversità microbica e livelli più bassi di batteri produttori di butirrato nell’intestino delle donne con storia di infezioni urinarie recidivanti rispetto ai controlli sani, ma tali dati potrebbero essere falsati dall’utilizzo di antibiotici. Pertanto, le differenze nella composizione possono riflettere l’impatto del trattamento delle infezioni urinarie piuttosto che un segnale di maggiore suscettibilità. Nonostante ciò è stato dimostrato che la disbiosi intestinale può influenzare l’insorgenza di infezioni urinarie, sebbene il meccanismo risulta ancora poco chiaro. Dagli studi comunque si evidenzia come improbabile che l’intestino funzioni esclusivamente come spettatore nella suscettibilità alle infezioni urinarie.
Infezioni urinarie: microbiota come facilitatore
Un intestino disbiotico sembra essere più permissivo alla colonizzazione dei patogeni. In un modello murino per la colonizzazione intestinale UPEC, è necessario un trattamento orale con streptomicina affinché UPEC colonizzi efficacemente l’intestino, a dimostrazione che un microbiota sano risulta più efficace nel prevenire la proliferazione di patogeni. La ridotta resistenza della colonizzazione intestinale all’UPEC fornirebbe maggiori opportunità di invadere la vescica e causare infezioni. In effetti, l’abbondanza intestinale di uropatogeni è un fattore di rischio per le infezioni urinarie nei pazienti sottoposti a trapianto di rene. Oltre alla resistenza alla colonizzazione, l’intestino può influenzare la suscettibilità alle infezioni urinarie attraverso la modulazione dell’attività trascrizionale dell’UPEC residente, modulando ad esempio i fattori di virulenza per l’adesione di UPEC e l’invasione di cellule ospiti (FimH) e motilità (FliC).
Infezioni urinarie: microbiota come agitatore
I metaboliti prodotti nell’intestino possono interessare gli organi distali e pertanto è lecito chiedersi se “l’asse intestino-vescica” comprenda non solo il transito diretto ben caratterizzato dell’uropatogeno dall’intestino alla vescica, ma anche le interazioni indirette attraverso il sistema immunitario sistemico. L’infiammazione distale della vescica può essere influenzata dagli acidi grassi a catena corta (SCFA) o da altri metaboliti prodotti nell’intestino, con conseguente aumento dell’infiammazione della vescica o dell’uroepitelio dopo l’infezione. Se la presenza di UPEC intestinale alteri la risposta del sistema immunitario all’eventuale esposizione della vescica rimane una questione aperta.
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Conclusioni
La prova che il microbioma svolge un ruolo nella suscettibilità delle infezioni urinarie sta crescendo. Sebbene i meccanismi esatti non siano stabiliti e probabilmente complessi, ciò apre nuovi obiettivi per il trattamento e la profilassi, come ad esempio un potenziale uso di probiotici a scopo preventivo o adiuvante la terapia antibiotica.
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References
[1] Worby CJ, Olson BS, Dodson KW, Earl AM, Hultgren SJ. Establishing the role of the gut microbiota in susceptibility to recurrent urinary tract infections. J Clin Invest. 2022 Mar 1;132(5):e158497.
[2] Worby CJ, et al. Gut-bladder axis syndrome associated with recurrent UTIs in humans [preprint]. Posted on medRxiv November 16, 2021.
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