Lactobacillus rhamnosus
Lactobacillus rhamnosus è uno dei ceppi probiotici più studiati, ed è ampiamente utilizzato in una varietà di prodotti probiotici disponibili in commercio. I suoi benefici comprendono la protezione e il rafforzamento della barriera intestinale, la modulazione della disbiosi del microbiota intestinale, il miglioramento della difesa antiossidante, e l’inibizione dell’infiammazione di basso grado nella fase iniziale dell’invecchiamento.
Infiammazione intestinale
L’infiammazione intestinale è una condizione patologica che si verifica ogni qual volta vi sia un’alterazione a livello della composizione batterica del microbiota. Questa condizione, che prende il nome di disbiosi, determina uno squilibrio a favore dei batteri pro – infiammatori e un aumento della permeabilità della parete intestinale, con l’interruzione dell’effetto barriera. L’infiammazione intestinale rappresenta il trigger per l’instaurarsi di un’infiammazione di basso grado sistemica.
Lactobacillus rhamnosus e infiammazione
È stato proposto che Lactobacillus rhamnosus giochi un ruolo molto importante come antinfiammatorio intestinale. I meccanismi coinvolti negli effetti protettivi potrebbero essere correlati all’attivazione del percorso SIRT1/AMPK/PGC-1 e alla repressione di NF- κ B. Uno studio compiuto su modelli murini ha mostrato come la colonizzazione di Lactobacillus rhamnosus nella prima infanzia ha protetto in modo significativo la funzione della barriera intestinale, ha migliorato la difesa antiossidante e ha attenuato il danno al DNA delle cellule epiteliali nella fase iniziale dell’invecchiamento dei topi.
Lactobacillus rhamnosus: effetti su colite ulcerosa
Una delle forme più importanti di infiammazione intestinale è rappresentata dalla colite ulcerosa. In modelli sperimentali murini di colite indotta da DSS, è stato visto come le vescicole extracellulari derivate da Lactobacillus rhamnosus siano state in grado di attenuare il grado di infiammazione impedendo l’accorciamento del colon nei topi con colite (come mostrato nella figura sotto).
Mucosite da chemioterapia
Un’altra forma di infiammazione intestinale molto invalidante per la qualità della vita dei pazienti è la mucosite indotta da chemioterapia. Si tratta di una condizione causata dall’effetto dei chemioterapici sulla mucosa gastrointestinale, provoca sintomi quali dolore addominale, nausea e vomito e può essere causa di nel trattamento, interruzioni dei farmaci antitumorali e aumento di complicanze.
Probiotici e mucosite
I probiotici possono essere estremamente utili nel trattamento della mucosite da chemioterapia. Essi infatti preservano l’ecologia intestinale, migliorano lo stato infiammatorio e proteggono gli epiteli mantenendo l’integrità delle giunzioni strette attraverso le modulazioni immunitarie degli enterociti e delle cellule staminali intestinali.
Lactobacillus rhamnosus e mucosite
Alcuni studi hanno ipotizzato che l’impiego di Lactobacillus rhamnosus potrebbe ridurre i livelli di citochine proinfiammatorie nell’intestino nei topi trattati con 5-FU, un agente chemioterapico responsabile di mucosite. Le citochine proinfiammatorie come il TNF- α e l’IL-6 hanno contribuito alla gravità e al mantenimento del danno nella mucosite intestinale, e l’IL-4 è stata trovata come citochina proinfiammatoria in un modello di danno intestinale indotto da 5-FU. Pertanto, la riduzione di queste citochine ha suggerito che il probiotico avesse una forte attività antinfiammatoria.
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Conclusioni
Lactobacillus rhamnosus è uno dei ceppi probiotici più promettenti per il trattamento dell’infiammazione intestinale di qualsiasi natura. La sua somministrazione è in grado di ridurre l’infiammazione mediante immuno-modulazione e contribuisce, in questo modo, alla riduzione della sintomatologia e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
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References
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