Celiachia

La celiachia è una malattia autoimmune cronica che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti e che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. È causata da una reazione immunitaria al glutine, caratterizzata da manifestazioni cliniche dipendenti dal glutine, anticorpi specifici, aplotipi HLA-DQ2 e/o DQ8 ed enteropatia. Sebbene l’aderenza ad una dieta rigorosa senza glutine (GFD) di solito porti alla remissione dei principali sintomi clinici, spesso si manifestano sintomi simili a quelli della sindrome dell’intestino irritabile (IBS), nonostante una GFD rigorosa.

Celiachia e sintomi IBS

L’associazione tra i sintomi della celiachia e IBS è biologicamente plausibile, con diversi meccanismi coinvolti, come disfunzione motoria, infiammazione intestinale di basso grado, disturbi dell’intestino tenue, e ipersensibilità viscerale.

Celiachia e microbiota nei bambini

Nei soggetti affetti da celiachia la composizione del microbiota intestinale è alterata rispetto ai controlli sani ed è stato ipotizzato che contribuisca alla patologia. Diversi studi hanno dimostrato che il genotipo dei bambini a rischio familiare di sviluppare la celiachia, portatori degli aplotipi HLA-DQ2, influenza la composizione precoce del microbiota intestinale. Neonati con un alto rischio genetico hanno proporzioni significativamente più alte di Firmicutes e Proteobacteria e proporzioni inferiori di Actinobacteria e Bifidobacteria rispetto ai neonati a basso rischio.

Celiachia e microbiota negli adulti

Studi su soggetti adulti affetti da celiachia hanno riscontrato un aumento di batteri gram-negativi (Bacteroides ed enterobatteri) e una diminuzione di batteri benefici gram-positivi, come Faecalibacterium prausnitzii e Bifidobacterium longum. Inoltre, è stato riportato che il CD14 solubile (un indicatore dell’attivazione innata delle cellule immunitarie in risposta alla traslocazione mucosale di batteri Gram-negativi) è aumentato nei pazienti non trattati con celiachia, probabilmente a causa della traslocazione di batteri intestinali commensali. Ciò suggerisce che la modulazione del microbiota intestinale, ad esempio mediante somministrazione di probiotici, può essere una terapia adiuvante in celiachia, come già avviene per il morbo di Crohn.

Probiotici e celiachia

Una meta-analisi della letteratura che ha coinvolto studi randomizzati e controllati con placebo, per un totale di 5279 partecipanti, ha mostrato come la somministrazione di probiotici in soggetti affetti da celiachia migliorasse i sintomi gastrointestinali sulla base della Gastrointestinal Symptoms Rating Scale. In particolare la somministrazione di miscele a base di Lactobacillus caseii, Lactobacillus plantarum e Bifidobacterium breve per 6 settimane è efficace nel migliorare la gravità dei sintomi IBS – like in pazienti affetti da celiachia, senza mostrare alcun effetto avverso. La miscela di probiotici somministrata si associa a una modificazione del microbiota intestinale, caratterizzata da un aumento dei bifidobatteri, e tale modifica risulta rilevabile anche 6 settimane dopo l’interruzione dei probiotici.